A questo punto, un qualsiasi giocatore di stampo generale potrebbe naturalmente interrogarsi sulla reale legalità che aleggia intorno al gioco d’azzardo.
Si tratta di una pratica illecita? E se invece fosse legale, perché ci sono solo 4 strutture adibite al gioco?
La risposta, quasi come sempre, si trova al centro.
In Italia infatti, il gioco d’azzardo è praticamente sempre illegale. Nonostante ciò, le normative e le leggi a riguardo sono carenti, poco controllate e decisamente poco osservate dalle forze dell’ordine. Negli ultimi anni, tra l’altro, nessun Governo operativo si è posto come obiettivo quello di trattare la questione, visto e considerato che si tratta comunque di un argomento tosto da affrontare.
Questo porta quindi ad una domanda conseguente: perché allora sono aperti 4 casinò?
Per queste strutture, lo Stato Italiano ha deciso di concedere una deroga, che permettesse loro di operare sotto l’ala dello Stato. Questo, sostanzialmente, significa che gli unici 4 casinò Italiani sono legali sotto ogni aspetto, richiedendo tuttavia di rinnovare periodicamente la deroga, con tutto ciò che ne consegue.
Ma se il gioco d’azzardo è illegale, perché permettere di aprire 4 casinò?
A questa domanda, corrisponde una risposta molto più semplice: lo Stato ha deciso di derogare queste 4 strutture per evitare che i giocatori accaniti Italiani emigrassero all’estero per spendere le proprie fortune. In questo modo, il movimento economico rimane in Italia, permettendo allo Stato di guadagnarci.
Proprio per questo motivo, tutte le aziende che intendono fornire del gioco d’azzardo devono dotarsi di una rispettiva licenza, che viene fornita solo ed esclusivamente da enti che sono stati autorizzati dallo Stato. In questo caso specifico, parliamo ad esempio dell’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) che concede le licenze a chi le merita.
Se il gioco d’azzardo in Italia è illegale, però, cosa accade ai casinò online?
I casinò online sono legali?
La diffusione di Internet così come lo conosciamo oggi ha contribuito, soprattutto nei primi anni del 2000, alla diffusione di piattaforme di gambling online che permettessero di assaporare il mondo dei casinò anche all’interno di casa propria, senza la necessità di spostarsi fisicamente per raggiungere i 4 casinò italiani.
Questo ha quasi “obbligato” lo Stato Italiano a muoversi in maniera analoga rispetto a quanto fatto con i casinò fisici, concedendo le deroghe alle piattaforme più consone.
Sostanzialmente, dunque, l’ADM ha concesso le licenze ai principali siti di gambling online, che oggi possono essere consultati facilmente da qualsiasi dispositivo ed in maniera completamente legale. Anche il gioco digitale è perciò regolare, allo stesso modo di quanto accade con le 4 strutture fisiche.
L’unica differenza sta proprio nella diffusione delle piattaforme di gioco, che sono raggiungibili in maniera decisamente più facile e veloce rispetto ai Casinò Italiani.
Conclusione
Per concludere, dunque, potremmo affermare oltre ogni ragionevole dubbio che, se il gioco d’azzardo è possibile anche in Italia, è merito dello Stato.
Ogni forma di gioco è infatti regolamentata dal Governo Italiano, e permette di generare erariale che contribuisce al movimento economico dello Stato. Certo, sarebbe opportuno rivedere le condizioni che gestiscono le licenze e le deroghe, ma si tratta di un onere che solo un nuovo Governo può decidere di sobbarcarsi.

